risultati per tag: Trouble every day

  • «Che ne è dell’io, che ne è di un io, se nel suo petto batte il cuore di un altro? Che cos’è un corpo, che cos’è il mio corpo, se la continuità della sua esistenza, se la sua sopravvivenza è affidata a uno straniero irriducibile e inassimilabile, a un intruso?»

    L’intruso, Jean-Luc Nancy

    Destinato a trasformarsi in un potente, intenso dispositivo di apertura, a un divenire sfolgorante, mai cauto o fermo, anzi meravigliato, tuttora innamorato delle cose del mondo, degli oggetti, delle sensazioni, di immagini e parole rubate, il cinema-sguardo di Claire Denis, fuori da coordinate spaziotemporali e di genere, autentico e vergine, in un certo senso, non esiste in altri luoghi che non siano i varchi lasciati aperti da ogni inquadratura, suono e immagine: quest’ultima intesa come travolgimento, valico di ciò che accade nell’istante. Di ricerca del significato intimo e dell’essenzialità delle cose.

  • Una ricognizione nell'universo femminile del cinema horror degli ultimi anni

    Negli ultimi anni si è fatto un gran parlare di gender gape disuguaglianza di genere nell’industria cinematografica e nei film. Film che trasmettono sentimenti, stati d’animo, che fanno orrore o piangere; film di ogni tipo in cui poco spazio, o uno spazio per lo più marginale, di puro supplemento, è dedicato all’ideazione e caratterizzazione di personaggi femminili. E se è opinione ormai condivisa che il processo di emancipazione delle donne nato negli anni Sessanta abbia radicalmente modificato la visione e l’immagine femminili nel cinema hollywoodiano e indipendente, oggi, sulla scia dei neonati movimenti, sembra aver preso di nuovo vita, riattualizzandosi, un dibattito più che decennale e che si rifà, guardando specialmente al cinema horror e slasher, alle teoriche queer,femministe e di genere degli ultimi decenni del secolo scorso.

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