Inchiostro di Kine

Matteo Marelli


la_scienza_del_sogno«Ogni film contiene sempre un’idea del cinema e un’idea della vita. È con queste due idee che mi confronto quando devo capire se e perché un film mi piace, ed è in base a queste idee che decido».

Interrogato da Roy Menarini su quali fossero i parametri valutativi che era solito adottare per formulare un giudizio critico su un’opera cinematografica, Vincenzo Buccheri rispose parafrasando Truffaut. Perché il cinema per Buccheri è «un’introduzione alla realtà» capace di far sviluppare agli spettatori, visione dopo visione, una coscienza critica sul loro tempo; «un film, prima che un prodotto di mercato, prima che un fatto di linguaggio, è una testimonianza esistenziale. E il critico, se non vuole essere tagliato fuori dal dialogo tra il film e il suo spettatore deve saper cogliere quanto di testimoniale c'è in un film: il suo rapporto con le nostre esistenze, ma anche con il mondo» (Buccheri 2010, p. 50).

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