risultati per tag: Marco Bellocchio

  • Esiste una superficie da non sottovalutare nella filmografia e teatro grafia di Marco Bellocchio. La superficie che copre il letto di un fiume quasi prosciugato da una diga ma che continua a scorrere tra le ans(i)e del corso principale e dei film maggiori. Sotto un ponte, il Ponte Gobbo, come Rigoletto. Detto anche Ponte del Diavolo. Dal quale si scorge il fitto intreccio di visioni trasgressive e demoniache, allusive ed eretiche. Compresa, va da sé, quella deLa visione del sabba. Tale superficie, cinematografica e biografica, coincide con una circostanziata porzione di territorio piacentino, immediatamente identificabile. È Bobbio, il centro del mondo.

  • Punto primo. La prima coincidenza de Il traditore ci riporta sui sentieri battuti del rapporto di lunga durata tra Marco Bellocchio e Bernardo Bertolucci, che si spinge persino oltre la prematura scomparsa di quest’ultimo. Tra i due c’è sempre stata e continua ad esserci una segreta, sottile, sotterranea concomitanza che va ben al di là della conclamata e creata ad arte competizione o conflittualità. Una segreta corrispondenza piuttosto continua a legarli.

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