risultati per tag: fratelli d'innocenzo

  • Già dallo scatto con cui si apriva il libro fotografico Farmacia notturna, si sarebbe potuto intuire il desiderio dei fratelli D’innocenzo di ricercare la purezza nuda dei bambini, raccolta nella luce lattiginosa, adesso così drammaticamente offerta al mondo che la degrada in favolaccia, non epidermicamente (anzi, a tavola Pietro si preoccupa di produrre detergenti adatti alla loro sensibilità di pelle e occhi) ma nelle profondità psicosomatiche.

  • Ci sono film d’esordio che lasciano intuire un futuro, uno stile, un progetto che andrà via via perfezionandosi.La terra dell’abbastanza di Damiano e Fabio D’Innocenzo non rientra in questa categoria. Non è un film che richiede ulteriori prove di là da venire per comprendere che tutto si è immdiatamente compiuto. Il futuro è già presente, lo stile e il progetto già maturi. Insomma, i due – oggi giovani – autori, fratelli e gemelli anche nella completa simbiosi artistica, alla loro opera prima si dimostrano cresciuti.

  • Il vostro film è intriso di una specie di realismo magico volto al contrario: è una favolaccia, appunto, che mi ha ricondotto alle sensazioni provate in infanzia leggendo le fiabe dei fratelli Grimm, ma anche Marquez o Calvino all'università. Per questo vi chiedo: avete avuto dei riferimenti letterari (ma anche cinematografici) precisi per dare forma a questa "maniera" stilistica?

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