In un metaverso dell’immaginario orrido e perturbante, che va da Lo cunto de li cunti di Gianbattista Basile sino ai Crimini del (ritorno al) futuro di David Cronenberg, irrompe tra il citazionismo dilagante e la rivoluzione MeToo, The Substance, secondo film della regista francese Coralie Fargeat (miglior sceneggiatura a Cannes 2024 e in corsa agli Oscar 2025 - una sferzata per le sempre poche cineaste in nomination – passando per il Golden Globe all’interpretazione di Demi Moore).