BlissfullyYoursMin è affetto da una malattia della pelle. Orn prepara rimedi naturali. Roong è la sua fidanzata. Tutti  e tre si lasciano dietro la città per addentrarsi e perdersi, tra silenzi e atti d’amore, nella vasta foresta tailandese.









Sconfinamento: se il cinema crea un ponte di passaggio, se è l’immagine tesa ad Altro, Weerasethakul racconta proprio un cinema  fatto di  soglie, confini, attimi folgoranti, immagini che trasudano immagini.

Blissfully Yours rimarca questi passaggi che sono il mezzo per una presa di coscienza del sé inteso come una nuova e pulsante superficie: pura epidermide scintillante.

Il transito verso un Oltre iconografico è già annunciato: «Inspira, espira» - come fa Min all’inizio del film mentre è dal medico -, il cinema si concretizza in questo movimento ondulatorio della cassa toracica che gonfia e si ritrae, e mima l’andirivieni che poi sarà sessuale (l’erotismo dei corpi come sublimazione poetica). Esso puntualmente ci distanzia dalla dimensione stantia del quotidiano per farci entrare in questo respiro (varco) naturale della foresta, apnea del tempo sospeso in cui germina, finalmente, Cinema:  un corpo che si spoglia come i profili nudi dei personaggi (gli amanti di Blissfully Yours e di Tropical Malady, il monaco di Lo zio Boonmee che si ricorda le vite precedenti) che si lascia toccare, attraversare e, come «un serpente che cambia pelle» (Blissfully Yours), completa la sua muta. È un passaggio essenziale dalla bieca e cieca civiltà (il mercato caotico, chiassoso) a quello squarcio di sogno in cui ogni superficie si fa sensibile (partono solo adesso, dopo 45 minuti di film, i titoli di testa): sono i personaggi (ma anche lo spettatore) a ricercarsi seguendo orme (Tropical Malady), percorrendo strade, sospesi sul pelo dell’acqua di un fiume (Blissflully Yours) che snocciola una nuova conoscenza per ri-divenire entità e scoprire uno strato profondo di verità. Sfaldare ogni tipo di resistenza e dare vita (corpo) alla carne dell’immagine e qui, più che altrove, il piano-sequenza scioglie il legame con la trama delle azioni per una pura dilatazione visiva, moltiplicata e propagatasi all’infinito.

Nasce un completo soggiogamento emotivo (con Roong distesa ai margini del fiume) per il quale non si può far altro che lasciarsi trasportare dal movimento, ora, autonomo delle immagini-nuvole nel cielo. Movimento di un cinema che ha preso cognizione di sè, e narra (mima) il contatto dell’uomo con una luce-squarcio che, dimentica delle cose finite, rivela l’universo intorno come qualcosa di incompiuto ma esistente nell’infinito. Un creare e ricrearsi continuo: reincarnazione quindi, di corpi, spiriti, ricordi.





Titolo: BLISSFULLY YOURS
Anno: 2001
Durata: 125
Origine: TAILANDIA
Colore: C
Genere: SENTIMENTALE
Produzione: Eric Chan, Charles de Meaux

Regia: Apichatpong Weerasethakul

Attori: Kanokporn Tongaram (Roong); Min Oo (Min); Jenjira Jansuda (Orn); Sa-Gnad Chaiyapan (Sirote); Kanitpat Premkij (Tommy).
Soggetto: Apichatpong Weerasethakul
Sceneggiatura: Apichatpong Weerasethakul
Fotografia: Sayombhu Mukdeeprom
Montaggio: Lee Chatametikool
Scenografia: Akekarat Homlaor

Riconoscimenti

Reperibilità

http://www.youtube.com/watch?v=rQa47f1hsN0

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