alamarNatan è il figlio di due genitori separati che vivono in due realtà separate, l’Italia e il Messico. Alamar è il viaggio di un bambino alla scoperta e ricerca della propria casa. È lo splendido racconto della vicinanza tra padre e figlio prima di tornare ancora una volta a una separazione, all’assenza.

 


«Sto aspettando di salire su questa barca, sto andando verso il mare. Sto camminando, non c’è fretta di arrivare».

Andare.

L’immagine è quella dei piedi nudi di Jorge che nel cammino verso e dentro la meravigliosa barriera corallina del Messico, s’impregna della polvere e dell’acqua che lo tocca: la strada è senza asfalto e intorno solo ciuffi di rami che come arti abbracciano e indicano il sentiero che porta e sbocca sul mare.
Un intaglio nel legno e una finestra che si apre, inizia il viaggio: Natan è un bambino di cinque anni sbocciato dall’incontro di due mondi, quello selvaggio del padre e quello urbano della madre. Diviso tra due realtà diverse, l’Italia e il Messico: è un uccello che vola e che cerca la sua casa, migra, è Blanquita dal piumaggio candido proveniente dall’Africa.

Natan è solo un fiore in una bottiglia lanciata sul mare: non sa dove questa lo condurrà ma lui ci cammina sopra, lo sorvola dall’alto della palafitta, lo visiona nell’apnea del profondo ecosistema marino, lo mangia, il mare, lo squama e no «non c’è fretta di arrivare». «Squamare» appunto, ripetuto nella pronuncia incerta di Natan mentre osserva il modo di «togliere la pelle dai pesci», è un atto di denudamento e quindi di scoperta del semplice vivere nell’incontaminato e proiezione del puro e semplice vivere di un bambino che si adatta all’immenso spazio per divenirne «un frammento di natura nel dominio della natura» (P. Klee).

La nudità quindi è un corpo svelato, svestito dell’inautentico e Natan una volta salito su quella barca che lo porterà verso Banco Chinchorro, scoprirà i suoi piedi, le gambe, il tronco del suo corpicino e uscirà dal bozzolo che lo copriva, che è la rete di un’amaca che lo attorciglia e lo dondola come dondola il mare in quella rifrazione della luce che lo specchia, e tutta la variazione grigio-rosa-azzurro del cielo che quasi rimbocca ogni palafitta e il mare col suo caldo tonale. Pedro Gonzàlez-Rubio non ha dubbi: non si tratta di un documentario o di una fiction, è un film che parte da una storia vera (il rapporto tra padre e figlio) e che, proprio per questo, vuole mostrarsi crudo, nudo e quindi scarno di dialoghi («voglio sapere che cosa significano le immagini»); e la fotografia allora diventa essenziale per dirigere la luce verso un'espressione piena durante l’azione dei corpi che cacciano pesci e si muovono sull’acqua, e una mezza luce per ricalcare sul panorama la propria intensità. Natan e Jorge, Jorge e il padre comunicano nella condivisione di attività come quella del pescare. Sono selvaggi dentro una natura selvaggia, sono animali che giocano-combattono con i loro corpi dentro la palafitta. Là in mezzo al mare, «in mezzo al nulla» è un vivere felice dove poco conta la fretta ma il tempo è il sole che cade al tramonto e si risveglia sull’acqua, sulla pelle di Natan e Jorge: è il paesaggio a dominare sull’uomo, esponendo la propria fragilità che è la bellezza degli sfondi, del chiaro e trasparente ma anche i suoi pericoli, fatto di animali terribili (i coccodrilli); e l’uomo non può far altro che restare ad ascoltare, costretto a perdersi nel campo lunghissimo del mare, «seduto contemplando la notte».





Titolo originale: Alamar
Anno: 2009
Altri titoli: To the Sea
Durata: 73
Origine: MESSICO
Colore: C
Genere: DRAMMATICO
Specifiche tecniche: 35 MM (1:1.85)
Produzione: JAIME ROMANDÍA, PEDRO GONZÁLEZ-RUBIO, MANTARRAYA PRODUCCIONES, XKALAKARMA

Regia: Pedro González-Rubio

Attori: Jorge Machado (Jorge); Roberta Palombini (Roberta); Natan Machado Palombini (Natan); Nestór Marín (Matraca); Wild Egret (Blanquita).
Soggetto: Pedro González-Rubio
Sceneggiatura: Pedro González-Rubio
Fotografia: Pedro González-Rubio
Montaggio: Pedro González-Rubio
Scenografia: Pedro González-Rubio

Riconoscimenti

Reperibilità

http://www.youtube.com/watch?v=5ZBn8CkalMc&feature=related

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