altDa qualche parte nel Texas, in un tempo sospeso, anni Settanta probabilmente. Ruth e Bob (Rooney Mara e Casey Affleck) avanzano in un quadro pittorico perfetto, simmetrico. Le fronti a sfiorarsi, i passi di un’unica cadenza, e i poliziotti, uno per ciascuno di loro, a dividere le loro strade. Perché il crimine, tra Ruth e Bob, non è un mero dettaglio. Si sono arresi dopo un conflitto a fuoco con la polizia che ha ucciso il loro compagno, mentre Ruth ha ferito un agente (Ben Foster): Bob si prenderà tutta la colpa, la sua donna è incinta, ma tornerà da lei – le assicura –«Aspettami e basta, va bene?», le dice prima di essere separati chissà per quanto.  Il sentimento d’attesa pervaderà tutto.


Ma c’è stato un prima. Quando gli alberi e il cielo scorrevano quasi a toccarsi, mentre  Ruth camminava da sola, negli occhi un futuro che stava per beffarla. E Bob, dietro di lei, che la raggiungeva, la abbracciava. La luce era quella di un crepuscolo tutto privato, come inventato per loro, esclusivo e, per la bambina che tra qualche mese sarebbe nata, scorrevano piccoli sogni di famiglia possibile.

E poi, c’è un dopo, quando Bob in prigione scrive ogni giorno a Ruth, la sua “dear, Ruth”, che nel frattempo ha partorito e ha imparato ad affrontare i giorni da sola, disincantata, centrata, sottraendosi alla vita. Non sembra neanche più aspettare il suo amore in cattività, ma i sentimenti abitano sotto la superficie. Sono passati quattro anni e di madre e figlia si occupa l’imperscrutabile Skerritt (Keith Carradine), sorta di padre putativo della coppia, padre reale del ragazzo morto nel conflitto a fuoco e, proprio per questo, sa che per proteggerle deve tenere lontano l’ormai perduto Bob. Che invece evade e ritorna dai suoi amori, nel momento in cui si accosta a loro un’ipotesi di futuro rappresentata da Patrick Wheeler, l’agente ferito proprio dalla donna. Il tempo è passato, Bob sembra la eco di un età lontana.

Ha un andamento lirico e rarefatto questo Ain’t Them Bodies Saints, raccolto su stesso quando narra, spalancato quando scorre, slegandosi dalla cadenza degli avvenimenti, sulle sensazioni, sulla plausibilità dei sentimenti, sulla molteplicità delle forme d’amore. Non vuol essere chiaro, non vuole chiudere cerchi, chiede essenzialmente che si tenda l’orecchio e si ascoltino sussurri di esistenze. A dirigerlo, – ed è suo anche lo script – è David Lowery, che arriva trentaduenne al suo secondo lungometraggio, dopo St. Nick (2009), dopo un percorso da sceneggiatore, direttore della fotografia, produttore e montatore tra cortometraggi, lunghi e documentari, di opere proprie e altrui (suo, ad esempio, a quattro mani col regista, è il montaggio di Upstream Color di Shane Carruth). Lowery che qui, invece, affida l’editing a Craig McKay e Jane Rizzo, mentre c’è Bradford Young a curare una fotografia che sa farsi racconto e luogo, sentimento e corpo.

Tra ispirazioni, modelli, immaginari e riletture, in più occasioni il regista ha ricordato titoli come La rabbia giovane di Malick e Una calibro 20 per lo specialista di Cimino, I compari di Altman e i Bonnie e Clyde della Gangster Story di Arthur Penn. Pellicola 35 mm e attitudine western (evocata esplicitamente nel cartello iniziale e nei titoli finali), il suo film è una ballata, senza le tensioni del bene e del male, tutto deve accadere come scorre un fiume. La fuga di Bob (St. Nick  che ugualmente contiene una fuga…), la resa dei conti, gli scontri a fuoco, si stemperano e si diluiscono in un montaggio che procede per elissi, per memorie e risacche.


Filmografia

Ain’t Them Bodies Saints (David Lowery 2013)

Gangster Story (Arthur Penn 1967)

I Compari (McCabe & Mrs. Miller) (Robert Altman 1971)

La rabbia giovane (Badlands) (Terrence Malick 1973)

St. Nick (David Lowery 2009)

Una calibro 20 per lo specialista (Thunderbolt and Lightfoot) (Michael Cimino 1974)

Upstream Color (Shane Carruth 2013)





Titolo:
Ain’t Them Bodies Saints
Anno: 2013
Durata: 96
Origine: USA
Colore: C
Genere: DRAMMATICO
Produzione: Sailor Bear, Primary Productions, Parts and Labor, Evolution Independent

Regia: David Lowery

Attori: Rooney Mara, Casey Affleck, Ben Foster, Keith Carradine, Kennadie Smith, Jacklynn Smith, Nate Parker
Sceneggiatura: David Lowery
Fotografia: Bradford Young
Montaggio: Craig McKay, Jane Rizzo
Musica: Daniel Hart

Riconoscimenti

Reperibilità

http://www.youtube.com/watch?v=ga0c0v-stK0

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