Vanna Carlucci

Alcuni film scoccano come un’epifania ed è il caso di Zerrumpelt Herz di Timm Kröger, giovane cineasta che a Venezia 71 porta in scena il suo primo lungometraggio e che è stato la sua prima prova di regia (il suo saggio di diploma). Un film che scioglie le invisibili leggi del mondo in musica o, forse, è un film che si addentra nel folto sciame sismico delle foglie, dei cinguettii, del baluginare di un lago, un film che vuole ritrovare le note altissime di una musica senza tempo e che è sempre esistito. Ogni nota coincide con un’immagine, meglio ancora, con la prima luce che quell’immagine rivela e dentro lo spazio infinito degli alberi, dentro l’emanazione luminosa che sfonda i rami si può scorgere il farsi di una scrittura o, in questo caso, di una partitura. In sottofondo Wagner e Malher esplorano, insieme con i tre personaggi del film (quattro se si considera Otto, lo scomparso), il bosco che rappresenta tutto un paesaggio interiore e quindi un cuore interno, organo che si frantuma perché si spoglia di ogni sua proprietà, di ogni tipo di sostegno per diventare centro di un cuore puro. Ed è in questa povertà, in questa concentrazione di mondi che i personaggi cercheranno quello spartito musicale che riflette l’intenzione dell’artista: creare un’opera che si denuda e si apre e si crea dal continuo dialogo col vivente, dentro spazi quasi tarkovskijani, dentro la nudità del mondo e del sentire.



6 Febbraio ore 20.30 presso il Cineporto di Bari c/o Fiera del Levante, Lungomare Starita, 1: INCONTRO CON TIMM KRÖGER.
Interviene, insieme al regista, Giuseppe Gariazzo (“Filmcritica”, Settimana Internazionale della Critica - Sezione indipendente della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia).
A seguire proiezione di ZERRUMPELT HERZ (2014) (v.o. sott. ita.).


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